Materiali fonoassorbenti

 

Partiamo dal concetto che ogni materiale è in qualche modo fonoassorbente.

Una piccola parte di energia sonora viene sempre assorbita ma la differenza sostanziale è quanta energia ogni materiale può assorbire.

È facile entrare in una stanza vuota e non arredata e percepire un’eco fastidiosissimo.

I materiali fonoassorbenti sono utilizzati per ridurre l’eccessiva “vivacità” della stanza e per far sì che i suoni arrivino al nostro orecchio in modo diretto senza rimbalzare tra le pareti rendendo l’esperienza uditiva piacevole e rilassante.

Di seguito alcuni tipi di materiali fonoassorbenti:

1.MATERIALI POROSI: i più diffusi in commercio ed i più facili da ottenere tramite lavorazioni delle materie prime. Sono performanti sulle alte/medie frequenze e la loro struttura porosa permette al suono diffuso nell’aria di penetrare all’interno e tramutare la sua energia in calore. Tra i più importanti ricordiamo:

⁃        Schiuma melamminica: tipicamente di forma piramidale, sono i classici fonoassorbenti che si vedono nelle sale prove. Molto efficaci sulle alte/medie frequenze. La loro performance varia legata a fattori come spessore, posizione e densità.

⁃        Lane minerali: di roccia o di vetro, sono usate soprattutto in edilizia come isolanti termici. Hanno anche proprietà di assorbimento acustico sopra i 135hz circa. Si trovano in commercio sotto forma di “broadband” anche presso la grande distribuzione. Appartengono alla tipologia di soluzioni “fai da te” dai risultati non sempre efficaci.

2.DISPOSITIVI RISONANTI: assorbono molto bene le basse frequenze ed è per questo che il loro utilizzo va consigliato in abbinamento con i materiali porosi per ottenere in un ambiente un ascolto accurato. Tra i migliori troviamo:

⁃        Dispositivi a membrana: dispositivi composti da una membrana che risuona con le basse frequenze e, a contatto con un’intercapedine, le assorbe. Con le medie ed alte frequenze, invece, lavorano riflettendone il suono.

⁃        Risonatori: più complessi rispetto ai precedenti, lavorano su precise frequenze di risonanza. La frequenza su cui agiscono i risonatori dipende dal diametro dell’apertura, dalla lunghezza del condotto e dal volume della camera d’aria. Correggono soprattutto le risonanze eccessive della stanza.

3.MITI E LEGGENDE: esistono materiali di cui si narrano performance acustiche incredibili. Vediamo quali sono:

⁃        Cartoni delle uova: presenti in alcune sale prova “fai da te”, in realtà questo materiale lavora solamente sulle medie frequenze intorno ai 1000hz e quindi sono praticamente nulli come materiale fonoassorbente.

⁃        Sughero: in voga negli anni 80’/90’, questo materiale è bello da vedere ma non ha proprietà fonoassorbenti. Inoltre, essendo molto costoso, è stato ben presto sostituito da altri prodotti.

⁃        Legno e pannelli di truciolato: anche questi materiali non presentano caratteristiche di fonoassorbenza, però, se opportunamente lavorati (forati e fresati), possono garantire performance eccellenti in acustica.

⁃        Gommapiuma da imballo: la struttura interna porosa e la somiglianza alla schiuma melamminica possono portare fuori strada. Infatti anche questo materiale (presente in molti studi di registrazione anni 80’) non ha funzioni di fonoassorbenza ed è andato scomparendo. Oggi viene usato più propriamente per riparare oggetti dagli urti nei traslochi.

 

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