STORIA DELLA PIASTRELLA

 

Storia

La prima comparsa di piastrelle risale a 16.000 anni avanti Cristo. Realizzate in terra cotta, erano dei supporti di grandi dimensioni su cui scrivere testi importanti come leggi o storie di re e guerrieri.

Nel 3.000 avanti Cristo iniziarono ad essere decorate per uso ornamentale.

Sempre al terzo e secondo millennio avanti Cristo, e sempre in mesopotamia ed in Egitto , risale la smaltatura, ovvero la decorazione con "vernici vetrose", del supporto in argilla. La smaltatura trasformò le lastre di ceramica in veri e propri elementi di arredamento che sostituirono le “vecchie” pitture a parete.

Grazie all’Islam la piastrella in ceramica da rivestimento arriva anche in Europa, passando per il nord Africa e raggiungendo la Spagna.

In Italia si hanno testimonianze dell’utilizzo di pavimenti in terracotta già nell’Impero Romano, ma è dal 1400 che si diffonde poi l'uso delle piastrelle in maiolica decorata. Mentre all’inizio venivano importate dal Medio Oriente o dalla Spagna, successivamente la tecnica di produzione delle piastrelle in maiolica venne affinata anche in Italia.

La piastrella in ceramica è riuscita ad adattarsi alle mode e stili del momento avendo alterne fortune.

Uno dei periodi più floridi fu l'inizio del 1900 quando si diffuse in Italia lo stile dell’“Art Neuveau” detto anche Liberty.  

 

Tempi moderni


Anni 40’-50’

Nel secondo dopoguerra, con il boom edilizio, la richiesta di rivestimenti e pavimenti in piastrelle di ceramica esplose.

Le piastrelle, infatti, garantivano superfici facilmente lavabili ed igieniche. La scelta di questo materiale era fatta quasi esclusivamente per motivi funzionali.

Solo in seguito, con la collaborazione fra grandi stilisti e fabbriche di piastrelle si tornò alla ricerca dell’estetica e del gusto.

Nel giro di poco più di 25 anni il settore registrò numeri impressionanti: nel 1953 vi erano circa 34 aziende produttrici con circa 6000 addetti; nel 1957 vi erano circa  60 aziende con circa 11.500 addetti; fino all’apice, nel 1972, dove vi erano circa 500 aziende con circa 50.000 occupati.

 

Anni 60’

Poi nel 1962 il governo italiano, spinto da una crisi economica alzò i tassi di sconto svalutando la lira e creando così la prima grossa crisi del settore edile dal secondo dopoguerra. Si bloccarono gli acquisti di case e di conseguenza la produzione di piastrelle (si passò da 50 milioni di mq a 30 milioni) costringendo gli imprenditori a cercare strade alternative come l’esportazione (che raggiunse il 16% del fatturato totale) e nuovi sistemi di produzione (come il forno a tunnel che aumentò la produttività e la redditività).

Nonostante queste due strategie, chiusero moltissime fabbriche.

 

Anni 70’

Negli anni 70’, a risollevare le sorti del settore, arrivarono le piastrelle a monocottura che rivoluzionarono il mercato grazie alle novità tecniche che presentavano (resistenza alle intemperie, spessore minore, resistenza meccanica elevata).


Anni 80’

Nonostante un primo periodo di ripresa, negli anni 80’ ci fu una seconda crisi dovuta all’ overstock di materiale presente sul mercato e successivo abbassamento dei prezzi dei prodotti (le fabbriche producevano a ritmi infernali ed il mercato non assorbiva così i produttori cecavano di vendere abbassando il prezzo ma questo riduceva solo la marginalità) e da un periodo di stallo dell’economia mondiale. Aggiunto a questi due elementi c’è da considerare l’arrivo sul mercato europeo della concorrenza spagnola con le ceramiche prodotte vicino Valencia (Castellon de la Plana).

Anche in questo caso gli imprenditori della ceramica mettono a punto un nuovo cambiamento che rivoluzionerà, ancora una volta, il settore: il grès porcellanato.

 

Anni 90’

Questo prodotto rappresenta una rivoluzione riguardo il processo di lavorazione (cambia cioè il modo di produrre le piastrelle) e di utilizzo delle piastrelle.

Il grès porcellanato è tuttora il tipo di piastrella in ceramica più venduto e presenta più di una sfaccettatura:

  • Grès tutta massa: materiale più resistente all’acqua, al graffio e alle sollecitazioni rispetto alla piastrella.
  • Grès levigato: ha una lucentezza nella superficie che lo rende applicabile in negozi, centri commerciali, edifici di pregio,...
  • Grès per esterno: il grès è un materiale completamente anassorbente e così studiarne l’applicazione in esterno è stata una normale conseguenza degli eventi.
  • Grès smaltato: la resistenza del Grès unita alla dinamicità e fantasia della piastrella. Ecco il mix che ha conquistato il mercato e che tuttora non ha rivali.

 

Oggi

In Italia, oggi, circa il 75% delle aziende produttrici di piastrelle in ceramica sono presenti nel comune di Sassuolo e dintorni mentre il restante 25% si divide tra i distretti di Faenza, Amalfi ed il Veneto.

 

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