RISTRUTTURARE CON IL CARTONGESSO SENZA TRASLOCARE

È possibile non dover traslocare in caso si effettui una ristrutturazione in casa?

La risposta è sì, l’importante è seguire alcune semplici regole ed organizzare al meglio gli spazi.

Rimanere in casa, pur creando diversi problemi, crea il vantaggio di poter controllare lo stato di avanzamento delle operazioni di ristrutturazione e, se necessario, permette di attuare modifiche in corso d’opera nel caso ci sia qualcosa che non sta venendo come si desidera.

Di seguito alcuni consigli da seguire per vivere la ristrutturazione nel modo migliore:

  1. Progetto: rappresenta la fase fondamentale. La progettazione deve considerare le esigenze tecniche ed economiche dei proprietari e la necessità di continuare a vivere in casa. Sarà importante, quindi, interagire con un’impresa che saprà rispettare i disagi della famiglia durante questo periodo.
  2. Organizzazione: sarà necessario concordare con l’impresa di ristrutturazione l’ordine con cui eseguire i lavori in casa. Ai lavoratori spetta l’obbligo di fornire spiegazioni su quelli che sono gli step del cantiere e al committente spetta la scelta di procedere in parallelo su più punti (risparmiando tempo e denaro, ma rendendo inagibili molte parti dell’abitazione) o se dare priorità alle esigenze del nucleo abitativo riducendo al minimo i disagi ma prolungando i tempi della ristrutturazione.
  3. Calendarizzazione: stabilire i giorni più critici nei quali si preferirà ridurre al minimo i disagi sarà indispensabile sin dall’inizio. In questo modo, infatti, si ha il tempo di trovare anche eventuali sistemazioni provvisorie per lasciar spazio all’impresa che potrà svolgere agevolmente il proprio lavoro risparmiando tempo e quindi facendo risparmiare del denaro.
  4. Collaborazione: per poter utilizzare le funzionalità basilari della casa, sarà importantissimo sempre pulire gli ambienti e fare ordine. Questa operazione consentirà anche la ripresa dei lavori agli operai il giorno successivo in maniera più celere.

Preparazione prima dei lavori

Dopo aver progettato gli interventi da compiere e dopo aver concordato con l’impresa quali siano i vani interessati dalla ristrutturazione, si procederà alla liberazione degli stessi da oggetti o mobili.

  • Oggetti di uso frequente: riporli all’interno di scatole o contenitori dai quali possano essere facilmente recuperati.
  • Oggetti non indispensabili: metterli in scatole ed accantonarli in luoghi ad uso deposito (garage, taverne, cantine,...). L’importante è che non siano di intralcio nell’abitazione.
  • Armadi: vanno svuotati per essere alleggeriti e poi spostati al centro della stanza o in un altro vano dell’appartamento. Se questo non risulta possibile, andranno smontati e poi rimontati in un secondo momento.
  • Mobilio vario (poltrone, mobili di piccola taglia,...): metterli al centro della stanza o portarli in stanze alternative della casa.

Copertura e protezione dell’arredamento

Sui mobili “parcheggiati” nella stanza oggetto di ristrutturazione, potrebbero cadere schizzi di pittura o verificarsi urti che potrebbero graffiarne le superfici.

Per proteggerli si può usare un telo copritutto in nylon o un cellophane a bolle (pluriball) che oltre a difendere dalla pittura proteggerà anche eventuali urti.

Molto utile è inserire un'assicurazione per eventuali danni causati al mobilio da stipulare direttamente con l’impresa di ristrutturazione (Attenzione: non tutte le imprese forniscono questo tipo di servizio).

Rifare i pavimenti senza traslocare la mobilia

Ovviamente per rifare i pavimenti l’ideale è portare via tutto ciò che vi è appoggiato sopra.

Se ciò non è possibile, si dovrà effettuare la sostituzione dei pavimenti senza il trasloco dei mobili.

Questa opzione ovviamente allungherà i tempi di lavoro e complicherà il compito degli operai.

  • Alleggerire mobili e armadi svuotandone i contenuti in apposite scatole da riporre in altre stanze della casa.
  • Spostare da una parte all’altra della stanza i mobili stessi attendendo però i tempi di posa, infatti su pavimenti appena posati bisogna lasciar passare un certo tempo prima di poter caricare su di essi dei pesi.
  • Concordare le scelte da compiere con l’impresa che si occuperà della ristrutturazione e che aiuterà a prendere le giuste decisioni.

Ristrutturare il bagno rimanendo in casa.

A differenza di altre stanze della casa, sicuramente il bagno risulta essere la parte più problematica da gestire e anche la più stressante per i proprietari dell’abitazione.

La toilette è infatti un ambiente insostituibile ed i lavori in questa zona si svolgono spesso a “singhiozzo” in modo da consentire l’essenziale agibilità dei servizi igienici. Con la sostituzione di questi ultimi e del pavimento, invece, il bagno resta inagibile e la ditta, consapevole dei disagi, cerca sempre di limitare i problemi al minimo.

Si tratta quindi di trovare un dialogo con l’impresa scelta e un compromesso fra l’accuratezza e la precisione necessaria al calcolo della pendenza dei tubi per evitare problemi futuri e l’esigenza di rapidità per rimpossessarsi del bagno. 

Un altro consiglio banale ma sempre valido è quello di portare molta pazienza in quanto in alcuni momenti la stanchezza e lo stress potrebbero prendere il sopravvento.

 

Ristrutturare casa, agevolazioni fiscali

Approfittare degli incentivi fiscali dello stato per le ristrutturazioni è importantissimo per ammortizzare le spese da sostenere.

  • 2018: incentivo del 50% valido fino ad una spesa di 96.000 €
  • 2019: l’agevolazione fiscale tornerà al 36% su una spesa di 48.000 €.

 

Nella legge di Bilancio 2018 sono stati prorogati il bonus mobili e l’ecobonus per lavori svolti nel 2017.

  • Bonus Mobili: detrazione del 50% su mobili e grandi elettrodomestici.
  • Ecobonus: detrazione fino al 65% su tutti gli interventi che permettono un risparmio energetico.
  • Bonus Verde: detrazione fino al 36% per tutti i lavori che vanno ad apportare una riqualificazione del verde di giardini, terrazzi e balconi.

Per godere delle agevolazioni fiscali è necessario pagare con bonifico parlante avente tutti i dati necessari all’accettazione della richiesta di detrazioni:

  • la partita iva della ditta esecutrice dei lavori
  • la detrazione fiscale richiesta con relativa legge
  • il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione

Il bonus ristrutturazioni non è cumulabile con l’ecobonus mentre lo è con il bonus mobili.

 

Conclusione

Nel caso in cui l’intervento di ristrutturazione sia previsto in più zone della casa o in zone nevralgiche come cucina o bagno, l’ideale sarebbe trovare un alloggio alternativo per tutta la durata dei lavori (parenti, amici, albergo,...).

Se non è possibile optare per questa soluzione oppure non si ritiene opportuno lasciare soli gli operai in casa semplicemente bisogna armarsi di pazienza e disponibilità.