Materiali fonimpedenti

 

L’insieme di soluzioni acustiche che impediscono al suono prodotto in un ambiente di fuoriuscire negli ambienti adiacenti rientrano nella cosiddetta “fonoimpedenza”.

Chiariamo subito che ogni situazione è differente da un’altra e necessita di soluzioni “su misura”.

Lunghezze d’onda

Per evitare che un suono esca da una stanza sarà importante considerare tutte le frequenze prodotte da quel suono. È risaputo che al variare delle frequenze e quindi della lunghezza d’onda, cambia la capacità delle stesse di oltrepassare le pareti di un ambiente.

⁃                    Frequenze basse: possiedono una lunghezza d’onda importante e quindi si propagano facilmente (i bassi delle casse dello stereo,...);

⁃                    Frequenze medie o alte: hanno una lunghezza d’onda abbastanza semplice da bloccare e respingere.

“Insonorizzazione“

Per insonorizzare un locale, quindi, dovremo lavorare principalmente sulle basse frequenze.

Potremmo ottenere risultati performanti solo effettuando interventi strutturali all’ambiente in questione, infatti, qualsiasi altro intervento non invasivo non otterrà nessun tipo di risultato soddisfacente.

Analizziamo come intervenire:

⁃                    Massa: al variare dello spessore (massa) di un divisorio, aumenta il suo potere fonoassorbente. Anche se non sempre è così!! Infatti non è detto che una parete divisoria di 60cm o oltre (impossibile da fare o trovare!) possa bloccare una pressione sonora importante che possieda un ampio spettro di frequenze.

⁃                    Intercapedini: molto efficace, invece, è l’applicazione del principio massa/molla/massa, ovvero ad esempio creare una controparete con lastre di cartongesso inframezzate da un’intercapedine in cui andrà disposto del materiale fonoassorbente (lana di vetro,...). Stesso principio può essere applicato a soffitto per isolare dai rumori di calpestio provenienti da locali sovrastanti l’ambiente in questione.

⁃                    Aria: partendo dal concetto che il suono si trasmette nell’aria, lasciando degli spifferi potremmo rischiare di creare un “passaggio” per i rumori.

 

 

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