Impianto elettrico su parete in cartongesso in 5 mosse.
Come già analizzato in numerosi articoli presenti in questo sito, la facilità di lavorazione del cartongesso rende questo materiale particolarmente adatto alla realizzazione di nuove pareti divisorie o contropareti in aderenza.
All’interno delle intercapedini di queste pareti realizzate in cartongesso, sarà facile poi, far passare le tubature e le canaline delle varie utenze come acqua, gas e corrente elettrica.
In particolar modo si analizzerà in questo articolo il montaggio di un impianto elettrico su parete a “secco” e la creazione di punti di uscita.
1. Delineare l’impianto
Innanzitutto, all’interno della struttura metallica che compone la parete di cartongesso, nella parte posteriore della lastra, sarà importante tracciare le linee che indicheranno il passaggio dei tubi corrugati. (N.B: in caso di controparete in aderenza le tracce andranno fatte sul muro).
Sulle linee appena disegnate, posizionare gli anelli blocca-tubi che serviranno, assieme alle fascette, a fissare i “corrugati” mappando il progetto così da stabilire, già in questa fase, dove saranno effettuati i fori sulla lastra per il montaggio successivo delle scatole elettriche e per prelevare, dall’interno verso l’esterno, i cavi per realizzare gli allacci.
Per ottimizzare il lavoro, andranno tagliati i tubi ed i cavi nelle posizioni apposite così da semplificare, successivamente, l’assemblaggio dell’impianto. N.B: si suggerisce di abbondare con la lunghezza di cavi e tubi così da evitare di dover stendere di nuovo il tutto o creare giunzioni pericolose in fase di lavorazione.
2. Montaggio delle scatole elettriche
Si procederà ora al fissaggio delle lastre di cartongesso sulla struttura in alluminio a chiusura della parete creata ed utilizzando la mappa-progetto prima disegnata, si individueranno i punti di accesso. Segnalati i suddetti punti con una matita, effettuare la fresatura della lastra con una fresa a tazza apposita o, nel caso di scatole di derivazione, con un semplice seghetto per cartongesso.
Inserire la scatola elettrica nello scasso appena creato assicurandosi che i cavi entrino nei fori della scatola stessa e se la lunghezza dei cavi è corretta, dovrebbero esserci circa 8 cm di cavi sporgenti per poter lavorare con comodità e al tempo stesso evitare sprechi effettuando rattoppi o aggiunte dell’ultimo momento.
3. Rifinitura delle scatole elettriche
Può risultare necessario, durante la fase prima descritta, di dover rafforzare i punti attorno al pozzetto con della schiuma poliuretanica prima di infilare la scatolina elettrica.
Questa operazione ha principalmente due funzioni: la prima è migliorare la tenuta dei mordenti in acciaio delle scatole sulla lastra e la seconda è rafforzare la rigidità e la resistenza del cartongesso in una zona che potrebbe risultare critica a causa del foro creato per l’ingresso dei supporti elettrici.
4. Passaggio dei fili elettrici
Terminato il punto precedente con la creazione dei fori ed il successivo montaggio delle scatole elettriche, il lavoro risulta essenzialmente terminato.
Avendo creato un nuovo impianto elettrico, sarà necessario far passare i cavi elettrici all'interno dei tubi corrugati e poi procedere con la cablatura collegando gli apparecchi ai conduttori tagliando i cavi elettrici alla giusta lunghezza (N.B: non lasciare fili sporgenti all’esterno dei morsetti di chiusura).
Sarà importante valutare anche l’inserimento di una nuova centralina che possa ospitare un salvavita multiplo e che abbia più punti di uscita, compatibili con le esigenze del nuovo impianto.
5. Completamento del lavoro
Si procede ora con gli ultimi ritocchi montando prese ed interruttori nelle scatole verificandone la stabilità.
Per finire sarà necessario stuccare eventualmente le parti di lastra danneggiate durante le operazioni di fissaggio delle scatole e poi completare il lavoro pitturando uniformemente la parete.
Suggerimenti Tuttocartongesso:
Intervenire sull’impianto elettrico risulta essere complesso e articolato sia perché si compone di diversi elementi, sia perché si tratta di un lavoro “potenzialmente” pericoloso.
A fronte di ciò, le norme che ne regolamentano la creazione e l’installazione sono rigide e attente alla sicurezza.
Si consiglia quindi di rinunciare al fai da te per questa tipologia di interventi.
L’impianto deve essere fatto solo da imprese iscritte alla Camera di Commercio che dovranno rilasciare poi la “Dichiarazione di conformità del lavoro eseguito” che certificherà che il circuito sia a norma.
A regolamentare la realizzazione degli impianti elettrici sono le norme:
- Cei 64-8 (Comitato Elettrotecnico Italiano) – entrata in vigore il 1° marzo 1993 – e la variante V3 alla norma stessa, entrata in vigore nel settembre 2011.
- Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 37 del 22 gennaio 2008 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12-3-2008), che ha sostituito la legge 46/1990.
Nell’eventualità si voglia comunque procedere alla realizzazione in via privata dell’impianto, di seguito si indicano consigli fondamentali:
1. Utilizzare materiali a norma:
- tubi e cavi di un determinato spessore in base alla corrente elettrica che li attraversa.
- prese ed interruttori omologati e soprattutto isolanti ed ignifughi.
2. Prima di eseguire qualsiasi tipo di lavorazione, scollegare l'alimentazione elettrica della casa.
3. Terminato il lavoro di allestimento dell’impianto, prima di completare la chiusura della parete in cartongesso, si suggerisce di far verificare il tutto ad un esperto di impiantistica e/o personale abilitato.
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