GUIDA RIVESTIRE UN BIOCAMINO (O CAMINO A BIOETANOLO) CON IL CARTONGESSO

 

Di seguito facili istruzioni passo passo per creare una struttura o rivestire un biocamino (o camino a bioetanolo) con il cartongesso:

 

Preparazione:

  • Posare a terra, a protezione della pavimentazione, del cartone ondulato e dei teli copritutto oppure, in alternativa, del panno feltro;
  • Disegnare un progetto su carta, procedendo poi, con un metro professionale al calcolo delle misure attorno al biocamino (altezza, larghezza e profondità della struttura che si vorrà creare) e al successivo trasferimento dei dati sul foglio stesso scegliendo anche lo stile della struttura che si intende realizzare;

Prima Fase:

  • Prendere i profili “guida” in alluminio e con un pennarello riportare sugli stessi le misure calcolate attorno alla base del biocamino (che rappresentano la larghezza e la profondità della struttura);
  • Tagliare, con delle forbici specifiche per alluminio, i profili in base alle misure contrassegnate;
  • Fissare con del biadesivo resistente alle alte temperature o con dei tasselli specifici i profili “guida” attorno al biocamino;
  • Riportare con un laser o con un filo a piombo le stesse misure prese alla base anche sul soffitto e procedere al taglio di altrettanti profili “guida”. N.B: la struttura potrebbe non arrivare a soffitto, in questo caso si dovrà procedere diversamente studiando una soluzione a metà parete;
  • Fissare i profili “guida” a soffitto con dei tasselli in acciaio con vite e rondella diametro 8 lunghi almeno 4 cm. N.B: valutare attentamente che tipo di materiale si ha a soffitto prima di scegliere la tipologia di tassello;

Seconda Fase:

  • Ora, con un metro professionale, si procederà al calcolo dell’altezza della struttura seguendo il progetto iniziale e si riporteranno le misurazioni sui profili “montanti” in alluminio;
  • Procedere al taglio dei profili “montanti” verticali con una forbice professionale per alluminio;
  • Attaccare gli uni agli altri con delle viti teks 4,2x13 testa piatta (o con una pinza punzonatrice) inserendo i profili “montanti” verticali all’interno dei profili “guida” prima fissati sia alla base che al soffitto creando così lo scheletro della struttura del rivestimento;

Terza Fase:

  • Riempire l’intercapedine dei profili con del materiale isolante (vedere qui sotto l’articolo: “approfondimento”) formando uno strato protettivo fra il camino e l’esterno;
  • Prendere le lastre di cartongesso specifiche per lavori di resistenza al fuoco;
  • Trasferire le misure calcolate all’inizio del progetto su carta, verificandole ora con la struttura creata, sulle lastre di cartongesso e disegnare sulle stesse, con una matita da carpentiere, le sagome delle pareti;
  • Procedere ora, con un cutter professionale, al taglio delle sagome;
  • Attaccare le lastre presagomate ai profili con delle viti autofilettanti punta chiodo 3,5x25 con l’aiuto di un trapano avvitatore con regolazione di profondità così da coprire tutti i lati del rivestimento;

Quarta Fase:

  • Procedere ora con la stuccatura delle giunture e delle teste delle viti e apporre sugli angoli, piegandola con le dita a 90 gradi dopo averla inumidita, la carta microforata;
  • Attendere poi l’essiccatura dello stucco e se necessario passare una seconda mano (vedere articolo sulla stuccatura e seguire le istruzioni);
  • Carteggiare il tutto con una smerigliatrice manuale rimuovendo l’eccedenza di stucco presente e appiattendo eventuali difformità del lavoro;

Quinta Fase:

  • Non resta ora che procedere a decorare e pitturare il rivestimento del caminetto appena realizzato;
  • Per maggiori idee o spunti su come rivestire la struttura appena creata, si consiglia di leggere l’articolo specifico all’interno del nostro sito internet.

 

  • Strumenti e materiali:
  • Cartone ondulato di alta qualità
  • Telo copritutto 4x4
  • Metro (flessometro o metro pieghevole in legno)
  • Matita da cantiere
  • Pennarello
  • Forbici per alluminio
  • Pinza punzonatrice
  • Filo a piombo
  • Laser professionale
  • Trapano avvitatore con regolazione di profondità
  • Cutter professionale
  • Seghetto per cartongesso
  • Smerigliatrice manuale
  • Livella magnetica con fiale
  • Punta per trapano SDS 6x110
  • Pennello
  • Recipiente
  • Scala

 

  • Tasselli in acciaio vite e rondella diametro 8 lunghezza 4 cm
  • Viti teks 4,2x13 testa piatta
  • Viti autofilettanti fosfatate nere punta chiodo 3,5x25
  • Profili “montante” in alluminio
  • Profili “guida” in alluminio
  • Lana di roccia o altro materiale per l'isolamento.
  • Lastre “rosse” in cartongesso o lastre specifiche per lavori di resistenza al fuoco.
  • Stucco specifico
  • Pittura o rivestimento di finitura
  • Tasselli ad espansione in acciaio con diametro 6.
  • Nastri biadesivo resistente alle alte temperature.

 

“Approfondimento”

L’operazione di isolamento del biocamino risulta essere fondamentale.

Per effettuarla correttamente si deve interporre del materiale isolante tra il biocamino e la lastra in cartongesso del rivestimento appena creato (in corrispondenza della scanalatura interna dei profili).

Si trovano in vendita diversi tipi di materiale isolante ognuno con le proprie capacità di performance. Per questa tipologia di lavoro è sicuramente il più gettonato la lana di roccia anche se negli ultimi anni la si sta sostituendo con materiali sintetici ancor più resistenti e facili da lavorare.

L’importanza di compiere questo lavoro con la massima attenzione, sarà fondamentale per evitare che, con l'uso continuato del biocamino, si possano generare pericolose ed antiestetiche crepe nel rivestimento a causa degli sbalzi termici dovuti al calore prodotto.

Grazie alle lastre in cartongesso di nuova generazione, capaci di resistere in alcuni casi fino ai 900 gradi, in molti ritengono sia sufficiente applicare le lastre senza materiale isolante.

La pericolosità dell’intervento, però, suggerisce la massima attenzione e, quindi, si consiglia fortemente di inserire un materiale di isolamento di minimo 2 o 3 cm.

 

 

ATTENZIONE: essendo questo tipo di intervento molto delicato, il consiglio è quello di contattare un’impresa altamente specializzata che possa aiutarvi.

 

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