SILICONARE IL CARTONGESSO 

 

Per sanare qualsiasi tipo di imperfezione o danno presente nella lastra o nelle giunture cartongesso/cartongesso e cartongesso/muratura, si può intervenire utilizzando dei prodotti idonei nonché strumenti atti alla risoluzione del problema.

A seconda dell’intervento è possibile usare adesivi, stucchi (vedi approfondimento “Stuccare il cartongesso”) o sigillanti (per riempire giunti, sanare crepe, rotture, fessurazioni che possono venir fuori nella parete o nel mobilio realizzato con cartongesso). 

I sigillanti rappresentano sicuramente la gamma di prodotti più versatili, sia perchè adatti per molteplici superfici di applicazione, sia perché sono estremamente facili da applicare. 

In base all’utilizzo, esistono vari tipi di sigillanti: i sigillanti acetici perfetti per l'applicazione su superfici non porose, come vetro, metallo e ceramica, ottimi, quindi, per la sigillatura di sanitari, vetrate, infissi in alluminio e pavimenti in ceramica; i sigillanti neutri utilizzabili su tutte le superfici, porose o lisce, ma non sono verniciabili ed infine quelli acrilici che sono oltretutto anche verniciabili. 

Soffermiamoci su questi ultimi ed andiamo a vedere quali sono le caratteristiche di questi sigillanti e i loro campi di applicazione. 


Sigillanti Acrilici

I sigillanti acrilici sono a base di acqua, quindi mantengono invariate le loro prestazioni sia su applicazioni interne che esterne.  Adatti a materiali porosi, come sopra descritto, possono essere verniciati e quindi, una volta applicato il sigillante e fatto asciugare, sarà possibile uniformarlo per colore e luminosità alla superficie interessata. 

Esistono svariati sigillanti acrilici sul mercato e per sceglierli è necessario analizzare la superficie da sigillare e classificarne il giunto. 


Come applicare i sigillanti:

  1. Che si utilizzi direttamente il tubetto o la pistola per silicone o una spatola, il sigillante deve essere applicato dopo un’attenta pulizia della superficie eliminando polvere e residui con un pennello o se necessario utilizzando un coltellino o un cutter professionale per rimuovere residui di vecchio silicone o stucco.

Nota Bene: se necessario prima di stendere il sigillante inumidire la superficie con un panno. 

  1. Definire l'area d'intervento con dei nastri adesivi specifici o del nastro carta. 
  2. Tutte i tubetti di sigillante sono dotati di un tappo a becco di uccello che andrà tagliato a circa 45° con il quale si erogherà il materiale posizionando la punta del beccuccio fessura.
  3. Posare con cura il sigillante all’interno del giunto prestando attenzione a non far fuoriuscire lo stesso dall’area delimitata. 
  4. Utilizzando una spatola bagnata, pressare e rasare bene il sigillante, prestando attenzione affinché non si formino bolle d'aria. La stesura deve essere uniforme cercando di ricoprire entrambi i lati del giunto.

Nota Bene: Il prodotto può essere steso anche aiutandosi con un dito, protetto da un guanto di gomma leggermente bagnato con acqua. In questo modo si eliminerò il prodotto in eccesso ottenendo una superficie liscia e priva di fori o bolle d’aria.

  1. Attendere l’asciugatura del prodotto i cui tempi variano a seconda della superficie e della temperatura esterna. 
  2. Infine si potrà applicare del colore con pitture e vernici adatte al sigillante in questione.

Nota Bene: evitare in questa fase sbavature che possano compromettere tutto il lavoro svolto.

 

Strumenti e materiali:

  • Pistola per silicone
  • Spatola 
  • Pennello
  • Coltellino
  • Cutter professionale
  • Panno
  • Guanti di gomma
  • Pialla lima 
  • Scala
  • Acqua
  • Silicone
  • Nastro carta
  • Nastro Adesivo specifico 

 

Come rimuovere il vecchio silicone

  1. Pulire accuratamente la superficie con un prodotto specifico per il bagno ed accertarsi che al termine dell’operazione non vi siano residui di grasso.
  2. Tagliare il silicone con un cutter professionale per verificarne la consistenza.

Nota Bene: se il materiale tagliato risulta gommoso si tratta di silicone, nel caso in cui la consistenza è più dura si tratterà di sigillante a base di lattice. 

  1. Staccare il silicone con una spatola o con un raschietto tagliando bene bordo superiore e inferiore dello stesso per poter togliere con le mani la striscia.

Nota Bene: se l’operazione risulta particolarmente complicata, ammorbidire il silicone bagnandolo con un po’ di acqua (se necessario mettere dei panni bagnati sopra la superficie lasciando la stessa 2/3 giorni in ammollo verificando ogni tanto che i panni siano sempre intrisi del liquido) oppure scaldarlo con una pistola di calore oppure utilizzare un po’ di sgrassatore da forno allungato con dell’acqua.

  1. Rimuovere con un cutter professionale o con una spatola i residui presenti nel giunto.
  2. passare l’aspirapolvere nelle fessure e nelle fughe, per poi applicare dell’alcool denaturato o un prodotto antimuffa sulla superficie, in modo da eliminare la muffa che si è formata sotto il vecchio silicone.

 Strumenti e materiali:

  • Cutter professionale
  • Spatola professionale
  • Raschietto 
  • Pistola di calore
  • Panno
  • Guanti di gomma
  • Acqua
  • Sgrassatore da forno 
  • Alcol denaturato
  • Prodotto antimuffa specifico