CARTONGESSO, TFR E RISTRUTTURAZIONE PRIMA CASA

Il TFR (trattamento di fine rapporto) viene riconosciuto ad un dipendente al momento della cessazione del contratto lavorativo. Ogni anno il datore di lavoro accantona una somma (data dal rapporto tra stipendio annuo diviso 13,5) della retribuzione in un fondo destinato poi al lavoratore. In caso di rapporti cessati in corso d’anno, invece, la quota verrà calcolata sulla base dei mesi di lavoro effettivamente svolti.

Tuttavia, in alcune situazioni è prevista la possibilità di richiedere un anticipo del TFR, senza dover attendere la fine del rapporto lavorativo.

Tra queste rientra la ristrutturazione della prima casa (propria, dei figli o del coniuge convivente).

L’anticipo TFR verrà concordato tra datore di lavoro e lavoratore dipendente e, regolato dai vari CCNL differenti da settore a settore.

Requisiti per la domanda di anticipo del TFR

I requisiti previsti dalla legge per poter usufruire di un anticipo sul TFR per la ristrutturazione della prima casa sono:

  • Essere lavoratori dipendenti con almeno 8 anni di servizio.
  • Dimostrare che i lavori di ristrutturazione serviranno ad adibire un edificio a prima casa (propria, dei figli o del coniuge convivente) oppure a migliorare la struttura di una prima casa già esistente. 

Nota Bene: ovviamente rientrano fra queste tipologie di interventi le migliorie termico/acustiche realizzate in cartongesso (pareti, contropareti e controsoffitti) o il rifacimento completo degli spazi in edilizia a secco.

Esistono anche dei limiti riguardanti l’erogazione di questa somma e sono i seguenti:

  • La somma massima erogabile potrà essere il 70% del TFR maturato.
  • Potranno godere di questo anticipo solamente il 10% dei lavoratori presenti nell’azienda che hanno maturato il diritto (4% in caso di aziende in crisi e/o in cassa integrazione).

Moduli per la richiesta di anticipo del TFR

Dopo aver verificato di avere i requisiti sopra esposti, si potrà presentare la domanda al datore di lavoro.

Scaricare un modulo apposito dal web ed inoltrare richiesta scritta al datore di lavoro.

  • Allegare carta d’identità o patente di guida assicurandosi che non siano in scadenza.
  • Allegare, infine, documenti attestanti l’intervento per il quale è richiesto l’anticipo: 1)

Atto che dimostri effettivamente che la casa che dovrete ristrutturare è la vostra prima casa (un atto di proprietà, di compravendita o anche un preliminare di acquisto). 2) Prove materiali che attestano che gli interventi verranno eseguiti (Preventivi, DDT di consegna materiali,...).

In molti casi è la stessa impresa che svolgerà il lavoro ad occuparsi di preparare i documenti necessari e sincerarsi che tutte le carte siano in regola per la richiesta poi dell’anticipo TFR o per la richiesta delle agevolazioni fiscali (sconti IRPEF e IRES che la legge riconosce per gli interventi di ristrutturazione edilizia).

Individuate le migliori della vostra zona e chiedete più preventivi possibile in modo da valutare tutte le voci di spesa e constatare quale sia la più conveniente e che vi sia compresa la voce per consulenza e assistenza relativa al disbrigo delle pratiche.

Risparmio extra

Sempre a proposito di risparmio, infine, ricordarsi di mettere da parte le documentazioni di spesa, possibilmente accompagnate da bonifico bancario o da pagamento tracciabile (assegno, carta di credito,...) per poter ottenere gli sconti IRPEF e IRES.

Trattasi di agevolazioni fiscali presenti nella Legge di Stabilità che vi faranno recuperare, annualmente in sede di dichiarazione dei redditi, buona parte della spesa sostenuta.

Consiglio utile

Considerate le difficoltà nell’ottenere l’anticipo e il labirinto burocratico che ci si trova ad affrontare, è consigliabile rivolgersi ad un esperto (un consulente del lavoro, un commercialista, un avvocato civilista o un professionista esperto conoscitore della materia) che possa consigliare al meglio il percorso da intraprendere (dalla verifica dei requisiti alla presentazione della domanda) e possa rispondere a tutti i dubbi o incertezze che potrebbero sorgere in operazioni di questo tipo.

In questo modo si può evitare di perdere tempo e denaro ma soprattutto si può evitare di rimanere delusi o di rovinare il progetto per un banale errore o dimenticanza.