BONUS RISTRUTTURAZIONI 2019: quando spetta; elenco lavori ammessi e chi ne ha diritto; azioni e documentazione per accedere allo stesso.
Il bonus ristrutturazioni 2019 spetta solamente in caso di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia,
indipendentemente dal valore dei lavori eseguiti.
Ecco l'elenco dei lavori che rientrano nella detrazione spese:
⁃ manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia sull'unità o su più unità abitative, rurali, rustici, pertinenze;
⁃ manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali;
⁃ ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato;
⁃ realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune;
⁃ eliminazione delle barriere architettoniche attraverso l'installazione di ascensori e montacarichi;
⁃ realizzazione di strumenti atti a favorire la mobilità interna ed esterna dei disabili gravi ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992, attraverso l'uso della robotica e tecnologie avanzate.
⁃ bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici come ad esempio la sostituzione del tubo del gas o la riparazione di una presa malfunzionante, l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas inerti, il montaggio di vetri anti-infortunio, l’installazione del corrimano.
⁃ spese effettuate sull'immobile per la prevenzione di atti illeciti come furti, aggressioni, ecc.
⁃ cablatura degli edifici, riduzione dell’inquinamento acustico, risparmi energetici, misure di sicurezza statica e antisismica degli edifici.
Sono inoltre detraibili al 50% anche le seguenti spese correlate all'intervento:
⁃ spese di progettazione e altre prestazioni professionali connesse;
⁃ prestazioni professionali richieste in base al tipo di intervento;
⁃ spese per la messa a norma di impianti elettrici e a metano;
⁃ spese per l’acquisto dei materiali;
⁃ compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori
⁃ perizie e sopralluoghi
⁃ IVA, bollo e diritti pagati per ottenere concessioni, autorizzazioni e comunicazione di inizio lavori;
⁃ oneri di urbanizzazione;
⁃ altri eventuali costi strettamente collegati ai lavori.
Ricordiamo inoltre che nel caso di parti comuni, la detrazione Irpef spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.
Bonus ristrutturazioni 2019: vediamo ora chi ne ha diritto.
Hanno diritto a fruire del bonus ristrutturazioni:
⁃ proprietario o nudo proprietario;
⁃ titolare di usufrutto, uso, abitazione o superficie;
⁃ inquilino o comodatario;
⁃ soci di cooperative divise e indivise;
⁃ soci delle società semplici;
⁃ imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
⁃ il familiare convivente per cui: coniuge, parente entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado, il componente dell’unione civile;
⁃ il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
⁃ il convivente more uxorio.
Bonus ristrutturazioni 2019 come fare e documenti:
Per fruire della detrazione IRPEF i contribuenti devono:
- inviare alla ASL, tramite raccomandata, la comunicazione di inizio lavori;
- Pagare tutte le spese sostenute solamente tramite bonifico parlante (bonifico bancario o postale), in cui dovrà essere chiara la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o partita Iva del beneficiario del pagamento.
- Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell'immobile e la quota di detrazione che andrà divisa in 10 rate di pari importo a partire dall'anno successivo all'esecuzione degli interventi.
- Conservare i seguenti documenti:
⁃ concessioni, autorizzazioni o comunicazione di inizio lavori (se non previsti servirà una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dove andrà indicata la data di inizio lavori ed il tipo di lavori eseguiti e se associabili con il bonus);
⁃ domanda di accatastamento (necessaria solo per gli immobili che non sono stati ancora censiti);
⁃ ricevute di pagamento dell’Imu, se dovuta;
⁃ delibera del condominio (necessaria solo per i lavori concernenti zone comuni di edifici residenziali);
⁃ fatture e ricevute fiscali indicanti i soggetti che hanno effettuato i lavori;
⁃ ricevute dei bonifici parlanti di pagamento con specificato il beneficiario e la causale;
⁃ comunicazione ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile) nel caso in cui gli interventi eseguiti vadano comunicati all'Agenzia (www.enea.it).
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