ALZALASTRE PER CARTONGESSO

L’alzalastre per cartongesso è uno di quegli strumenti fondamentali che ogni operatore del settore dovrebbe avere all’interno del suo parco attrezzature.

Utilizzare un’alzalastre è senza dubbio il metodo piu' veloce ed efficace per sollevare pannelli di cartongesso evitando dolori alla schiena, soprattutto se si è installatori professionali e si deve effettuare questa operazione più volte nel corso della giornata.

Il tempo che si risparmierà nell’applicare le lastre a soffitto ripagherà pienamente il costo dell'alzalastre.

Descrizione di un alzalastre

Lo strumento in questione si presenta composto di 3 blocchi distinti collaboranti.

Blocco ruote: rappresenta la parte meno importante dell’alzalastre e può presentarsi a 3 o 4 ruote a seconda del modello.

Blocco centrale: è il “corpo” dell’alzalastre e contiene due parti fondamentali dello stesso come la manovella cilindrica di sollevamento e la colonnina dentata di sollevamento. Entrambe queste parti possono variare a seconda dello strumento scelto.

Blocco poggialastra: è la parte più alta dell’alzalastre ed è la parte sulla quale vengono posizionate le lastre che saranno poi sollevate a soffitto. Il blocco poggialastre si presenta come un rettangolo in acciaio che può essere allungato a piacimento aprendo le due asticelle terminali dotate di “molle dì bloccaggio”. È importante notare come il blocco poggialastra si pieghi automaticamente in verticale (perpendicolarmente al pavimento) quando lo si abbassa, per ricevere la lastra, assumendo così un’angolatura tale da permetterne il carico con facilità e di come si riposizioni in orizzontale mentre lo si alza verso il soffitto (andando poi in aderenza con lo stesso) permettendo l’applicazione delle viti alla struttura del controsoffitto come se fosse un operaio in più che tenga sollevata e ferma la lastra.

Caratteristiche tecniche specifiche

È importante ora analizzare tutte le caratteristiche tecniche che possono incidere sul prezzo dello strumento.

Altezza massima di sollevamento della lastra: mediamente un alzalastre arriva a 4,00 mt di altezza. Altezze superiori sono da considerarsi un plus dello strumento.

Ruote frenanti: mediamente questo strumento possiede n. 2 ruote frenanti. La presenza di n. 3 ruote frenanti è da considerarsi elemento di miglioramento.

Sistema di bloccaggio: solitamente l’alzalastre presenta un fermo in acciaio che blocca la colonnina dentata di sollevamento solo nel caso di un eventuale discesa rapida non controllata. La presenza di un blocco anche in fase di salita rappresenta un sistema di sicurezza migliorativo.

Consigli di TuttoCartongesso

1.Trasportabilità: esistono alzalastre di vecchia generazione che non prevedono la possibilità di staccare le ruote e così lo strumento non potrà essere caricato in un’utilitaria ma solamente in un furgone occupando moltissimo spazio. Verificare, al momento dell’acquisto, che il modello preveda il distacco delle ruote e, di conseguenza, la possibilità di essere riposto nel portabagagli di un’automobile.

2.Marchio CE: Il marchio CE esprime la qualità e la sicurezza dei prodotti e specifica che l’oggetto in questione è conforme ai requisiti previsti dalle direttive europee appunto in materia di sicurezza. Utilizzando in cantiere un alzalastre CE, si potrà essere sicuri di usare un prodotto conforme alle norme vigenti evitando, così, sanzioni amministrative causate dall’utilizzo di strumenti che non espongono il marchio CE.

3.Garanzia: ogni attrezzatura da cantiere necessita di una garanzia sulle parti di consumo che permetta all’utilizzatore di essere tranquillo sull’ acquisto effettuato. Non fa eccezione l’alzalastre, indi per cui, al momento dell’acquisto, andrà richiesta fattura e sarà dovere del rivenditore garantire una soglia di tempo entro la quale lo strumento è garantito in qualità nelle sue parti meccaniche di consumo.